Stalking: sì all'ammonimento del Questore in caso di SMS e mail indesiderate all'ex convivente.

L'invio di SMS e mail indesiderate all'ex convivente possono costituire motivi sufficienti ad indurre il Questore ad emetter il provvedimento di ammonimento.



Il Consiglio di Stato si è pronunciato con sentenza del 6 giugno 2016 n. 2419 sui poteri discrezionali del Questore in relazione al provvedimento di ammonizione.

In particolare la questione sottoposta al Consiglio di Stato concerne il fatto se egli può decidere se emanare senza indugio il provvedimento di ammonizione oppure se è necessario avvisare il possibile destinatario dell'atto con l'avviso di avvio del procedimento previsto dall'art. 7 della Legge 241 del 1990.

Il Giudice di primo grado aveva annullato il provvedimento questorile sulla base della violazione delle norme procedimentali.

  • Quindi il Questore, nell'ambito dei suoi poteri discrezionali, può valutare il se ed il quando emanare il provvedimento di ammonizione? Oppure no?

Il Consiglio di Stato risponde in senso affermativo evidenziando che l'invio di SMS e mail indesiderate all'ex convivente possono costituire motivi sufficienti ad indurre il Questore ad emetter il provvedimento di ammonimento di cui all'art. 8 del d.l. n. 11 del 2009, convertito nella legge n. 38 del 2009.

Il Questore, nell'ambito dei suoi poteri discrezionali, può valutare il se ed il quando emanare il provvedimento di ammonizione: oltre ad essere titolare del potere di emettere o meno la misura, egli può decidere se emanare senza indugio il provvedimento di ammonizione, oppure se le circostanze consentano di avvisare il possibile destinatario dell'atto, con l'avviso di avvio del procedimento, previsto dall'art. 7 della legge n. 241 del 1990.

Il Questore deve in concreto valutare la eventuale sussistenza di particolari esigenze di celerità del procedimento amministrativo e se la misura emessa possa scongiurare il possibile scatenarsi di dinamiche reattive ulteriori.

La richiesta di emanazione dell'atto di ammonimento era stata formulata a seguito del ricevimento di una serie di sms e di email: il provvedimento del Questore avrebbe così indotto il soggetto attivo a non assumere più comportamenti molesti nei confronti dell'ex convivente.

Irrilevante il numero e la quantità di SMS e di mail.

 

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