Consulenza tecnica d'ufficio: i termini dati dal giudice vanno rispettati.

Consulenza tecnica d’ufficio: i termini assegnati dal giudice per il deposito vanno rispettati. Cass. Pen. n. 29589 del 27 giugno 2016



  • Cosa accade se il CTU non deposita nei tempi previsti la relazione tecnica di cui all’incarico ricevuto?

La risposta è affidata alla quarta sezione penale della Corte di Cassazione, alla quale si è rivolto un CTU che si è visto condannare in primo grado per il reato di omissione di atti d’ufficio ex art. 328 c.p. per non aver consegnato nel termine assegnato la relazione di consulenza tecnica affidatagli dal Giudice, con relativa condanna a quattro mesi di reclusione, concesse le attenuanti generiche, e il beneficio della sospensione condizionale della pena.

Occorre sin da subito precisare che il ritardo posto in essere dal consulente d’ufficio è stato alquanto notevole (ben un anno e sette mesi) dalla data di conferimento dell’incarico, tempo nel quale il consulente non aveva neanche provveduto a comunicare ai consulenti di parte la data di inizio delle operazioni peritali, senza peraltro dedurre alcuna specifica giustificazione in merito.

Tale assunto, nonché le presunte ma non comprovate giustificazioni in merito a ritardi nel ricevere la documentazione nel caso di specie da una banca ed ancora l’avere portato a termine nei tempi assegnati da parte del CTU nominato in sostituzione senza alcuna problematica, hanno portato i Giudici della Suprema Corte a ritenere corretta la configurazione del reato di omissione di atti d’ufficio così come stabilito dalla corte territoriale.

LA MASSIMA

Risponde del reato di omissione di atti d’ufficio ex art. 328 c.p. il consulente tecnico d’ufficio che  non  consegna la relazione di consulenza tecnica affidatagli dal Giudice nei tempi assegnati. Cass. Pen. n. 29589 del 27 giugno 2016

 

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