Pubblicazione arbitraria degli atti di un procedimento penale: le Sezioni Unite.

Si pronunciano le Sezioni Unite sull'art. 684 c.p. sancendo che trattasi di reato monoffensivo: la sola violazione della norma attribuisce autonoma pretesa risarcitoria? Cass. Sez. Un. 25 febbraio 2016 n. 3727.



Le Sezioni Unite, con la sentenza del 25 febbraio 2016 n. 3727, si sono pronunciate sul reato di cui all'art. 684 c.p.  evidenziando che trattasi di reato monoffensivo.

Nel 2004 la Cassazione ha più volte ribadito, al contrario, che trattasi di reato plurioffensivo in quanto la predetta previsione normativa di cui all'art. 684 c.p., essendo preordinata a garanzia non solo dell'interesse dello Stato al retto funzionamento dell'attività giudiziaria ma anche delle posizioni delle parti processuali e, comunque, della repuazione di esse.

Le Sezioni Unite hanno evidenziato che:

la portata della violazione idonea ad integrare la fattispecie incriminatrice di cui all'art. 684 c.p., sotto il profilo della limitatezza e della marginalità della riproduzione testuale di un atto processuale, va apprezzata dal giudice di merito, in applicazione del principio della necessaria offensività della concreta condotta ascritta all'autore, nonché, sul piano civilistico, della irrisarcibilità del danno patrimoniale di lieve entità.

La relativa valutazione, ove congruamente motivata, è insindacabile in sede di legittimità.

La fattispecie criminosa di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale di cui all'art. 684 c.p. integra un reato monoffensivo, posto che obiettivo della norma, prima della conclusione delle indagini preliminari, è quello di non compromettere il buon andamento delle stesse e, dopo tale momento, quello di salvaguardare i principi propri del processo accusatorio.

  • Quindi...la sola violazione dell'art. 684 c.p. attribuisce diritto ad autonoma pretesa risarcitoria?

No. Le Sezioni Unite chiariscono che la sola violazione della norma incriminatrice de qua non attribuisce alcuna autonoma pretesa risarcitoria alla parte coinvolta nel processo.

  • Anche la pubblicazione arbitraria di un documento fonografico può integrare il reato?

?Sì, anche un documento fonografico costituito da registrazione attuata da privati, una volta acquisito come prova documentale agli atti di indagine ai sensi dell'art. 234 c.p.p. diventa parte integrante degli atti stessi, tra i quali rientra, così che anch'esso viene ad essere sottoposto alla disciplina dettata dall'art. 144 c.p.p. in tema di pubblicazione di atti. (Cass. 10 ottobre 1995 - 6 novembre 1995 n. 10948). 

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