Uso di facebook durante gli arresti domiciliari: va revocato il beneficio?

La revoca degli arresti domiciliari non può basarsi su di un semplice automatismo basato sull’utilizzo di facebook.



Può il Tribunale di sorveglianza revocare gli arresti domiciliari per avere il condannato interagito su Facebook?

Con tale azione si viola la prescrizione di non comunicare con persone diverse dai familiari conviventi e da coloro che lo assistono?

L’orientamento della Cassazione

La Suprema Corte afferma che se da un lato è vero che il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi o da coloro che prestino assistenza deve intendersi esteso, pur in assenza di prescrizioni dettagliate e specifiche, anche alle comunicazioni sia vocali che scritte attraverso Internet, per altro verso l'uso di Internet non può essere considerato vietato tout court ove non si risolva in una comunicazione con terzi, ma abbia solamente funzione conoscitiva o di ricerca.

Nel caso di specie l'ordinanza del Tribunale di sorveglianza impugnata appare essersi limitata a disporre la revoca degli arresti domiciliari esecutivi in forza di un automatismo basato sulla mera presa d'atto della pura e semplice violazione della prescrizione, disancorata dall'indicazione di specifici ed apprezzabili elementi di fatto (cronologia, contenuto delle comunicazioni con l'esterno) idonei a sorreggere la negativa valutazione operata che appare motivata con il riferimento generico alla tipologia dei siti visitati e alla condivisione di alcune fotografie.

Per i giudici di legittimità occorre inoltre operare una valutazione complessiva del comportamento tenuto dal condannato nel non breve periodo di sottoposizione alla misura che, se scevro da ulteriori infrazioni avrebbe reso necessaria, in una situazione di contrasto dialettico, una particolare prudenza nella valutazione da attribuire agli episodi di interesse e un apprezzamento di essi non avulso da un esame unitario e comparativo e da un'analisi sulla personalità del condannato e sulla sua effettiva pericolosità sociale.

LA MASSIMA

La revoca degli arresti domiciliari non può basarsi su di un semplice automatismo derivante dall’utilizzo di facebook in quanto l’eventuale violazione della prescrizione di non comunicare con persone diverse dai familiari conviventi deve essere verificata con apprezzabili elementi di fatto quali la cronologia e il contenuto delle comunicazioni. Cass. pen. n. 54109 del 30 novembre 2017

Fai una domanda