Art. 191 Codice Civile. Scioglimento della comunione.

191. Scioglimento della comunione.

La comunione si scioglie per la dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi (1), per l'annullamento, per lo scioglimento o per la cessazione degli effetti civili del matrimonio, per la separazione personale [artt. 150, 151 c.c.], per la separazione giudiziale dei beni, per mutamento convenzionale del regime patrimoniale, per il fallimento di uno dei coniugi.

Nel caso di separazione personale, la comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato. L'ordinanza con la quale i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all'ufficiale dello stato civile ai fini dell'annotazione dello scioglimento della comunione (3).

Nel caso di azienda di cui alla lettera d) dell'articolo 177, lo scioglimento della comunione può essere deciso, per accordo dei coniugi, osservata la forma prevista dall'articolo 162 (2).

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(1) Vedi anche gli artt. 48-57 c.c. e gli artt. 58-68 c.c.

(2) Art. così sostituito dall'art. 70, L. 19 maggio 1975, n. 151.

(3) Comma inserito dall'art. 2, comma 1, L. 6 maggio 2015, n. 55, a decorrere dal 26 maggio 2015. Sull'applicabilità delle disposizioni del presente comma vedi l'art. 3, comma 1, della medesima legge n. 55/2015.