Inammissibilità del ricorso in Cassazione: contrasto con il principio di equo processo.

I giudizi nazionali devono esaminare i principali motivo di ricorso, con maggior cura e attenzione se riguardano diritti e libertà garantiti dalla CEDU.



Costituisce violazione dell'equo processo la declaratoria di inammissibilità del ricorso in cassazione in quanto i giudici nazionali non sono dispensati dal dover esaminare debitamente i principali motivi di ricorso che quest'ultima deduce e dal rispondervi.

Se, per di più, questi motivi attengono "ai diritti e alle libertà" garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo o dai suoi Protocolli - come il principio di non retroattività delle leggi penali più severe - i giudici nazionali sono tenuti a esaminarli con particolare cura e rigore.

Ne consegue che la Corte di cassazione è venuta meno al suo obbligo di motivare le sue decisioni in violazione dell'art. 6, § 1, Cedu.

CEDU, n. 44221 del 6 febbraio 2020

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