COGITATIONIS POENAM NEMO PATITUR

Latino: "nessuno può essere punito per una mera intenzione criminosa", è l'espressione arcaica per indicare il principio di materialità, ovvero uno dei principi fondamentali posti alla base del diritto penale moderno, secondo il quale, una determinata condotta può essere considerata penalmente rilevante solo quando viene estrinsecata all'esterno ed è suscettibile di percezione sensoria; al contrario, non costituisce reato la mera cogitatio, cioè la semplice volontà criminosa, la mera intenzionalità che rimane circoscritta nell'animo del soggetto ("nullum crimen sine actione"). Il principio cogitationis poenam nemo patitur trova il suo fondamento nell'art. 25, comma II, Cost., nel quale viene in rilievo, appunto, il "fatto commesso".