CONCORSO APPARENTE DI NORME

Il concorso apparente di norme ricorrre quando una stessa fattispecie illecita sembra regolata da diverse norme penali, ma in realtà ad essa è applicabile una sola di tali disposizioni. In alcuni casi, è lo stesso legislatore che risolve il problema, mediante le c.d. clausole di riserva, attraverso le quali viene esclusa espressamente l'applicazione di norme concorrenti; in altri casi, invece, quando non esistono tali clausole, il concorso apparente di norme viene risolto facendo ricorso al criterio di specialità disciplinato dall'art. 15, c.p., secondo il quale: "quando più leggi penali o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la legge o la disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo che sia altrimenti stabilito". Accanto al criterio di specialità, reputato da solo non sufficiente a risolvere le ipotesi di concorso apparente di norme, la dottrina moderna ha individuato ulteriori criteri: il criterio di sussidiarietà, secondo il quale, la disposizione principale esclude l'applicazione di quella sussidiaria, e il criterio di consunzione, secondo il quale, la norma consumante esclude l'applicazione di quella consumata.