"La mafia sono io"...



DIRITTO E DINTORNI

(Rubrica a cura di Liliana Rullo)

 

Carissimi,

oggi l'emozione è troppo forte per non condividerla con tutti voi. 

"La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione". 

(G. FALCONE, Cose di cosa nostra).

Dedico i miei pensieri sparsi mattutini a Giovanni Falcone, perchè la sua storia non sia stata scritta invano.

Liliana Rullo

"La mafia sono io"...

Sì è vero sono io.

IO che non mi oppongo alle ingiustizie.

IO che attendo il mio posto di lavoro "promesso".

IO che baratto il mio voto per utilità e vantaggi.

IO che mi confondo tra la folla.

IO che non ho il coraggio di ribellarmi.

IO che silente alzo la mano legata al filo dell'omertà.

IO che decido per gli altri.

IO che non rendo l'altro libero.

IO che non sono libero perchè legato al laccio del "do ut des".

IO che non credo ai rapporti genuini.

IO che non dono fiducia ai rapporti disinteressati.

IO che mi lascio governare da implicazioni dirette e indirette.

IO che non sono libero...

IO che non sono mai stato libero...

IO che non sarò mai libero...

IO che per gli altri sono vittima.

IO che in realtà sono carnefice...e nessuno lo sa...

IO che sono il fantoccio di un burattinaio ingordo.

IO che attraverso il consenso popolare divento il mezzo.

IO che attraverso la mancanza di consenso popolare divento il fine.

IO che vivo in simbiosi con complici di un meccanismo subdolo.

IO che pretendo.

IO che assecondo.

IO che ho abbandonato lo spirito critico.

IO che tutto mi è dovuto.

IO che resto inerme.

IO...

IO...

IO.

TU.

NOI.

LORO.

Siamo tutti complici di un tessuto insano.

La rivoluzione deve partire da ognuno di noi.

E quando l'IO si trasformerà in un NOI consapevole la storia iniziata non sarà stata scritta invano.

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Ogni mattina il suo ricordo mi spinge a lottare per la libertà: la libertà di opinione, di espressione, di stampa, di pensiero.

Solo liberi possiamo combattere e vincere.

Siate liberi.

SEMPRE.

 

Liliana Rullo

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