Il TAR Puglia sospende l'ordinanza di chiusura delle scuole della Regione Puglia.

Non vi sono motivi per non allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione disposte dal DPCM 3 novembre 2020.



Nota all'Ordinanza del TAR Puglia n. 1236 del 6 novembre 2020

A cura dell'Avv. Augusto Careni

Un'associazione dei consumatori e un gruppo di genitori hanno proposto impugnazione al TAR Puglia dell'ordinanza del Presidente della Regione Puglia n. 407 del 28.10.2020, con cui è stata disposta la didattica integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio regionale, ad eccezione dei servizi per l'infanzia.

Il TAR ha ritenuto di accogliere la richiesta di sospensiva dell’ordinanza ritenendola non coerente con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto DPCM 3 novembre 2020 che ha collocato la Puglia tra le aree a media criticità (c.d. “zona arancione”). 

Peraltro, persino nelle aree ad alta criticità (c.d. “zone rosse”) è stata prevista la didattica in presenza quantomeno per le scuole elementari.

A conclusione della propria decisione dunque il TAR ha ritenuto che non emergono ragioni particolari per le quali la Regione Puglia non debba allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione e ha quindi disposto l'immediata sospensione della'ordinanza regionale.

Ora la palla passa alla Regione Puglia che dovrà necessariamente prendere atto della decisione del TAR e adottare di conseguenze nuove e diverse misure per la didattica in Puglia.

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