Pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto contenente il regolamento del nuovo registro pubblico delle opposizioni.

Si compie così un altro passo in avanti nella costruzione di un sistema di difesa contro le telefonate indesiderate, ma il Garante privacy mette in guardia sui possibili scenari futuri.



A cura dell'Avv. Luca Iadecola

Dopo aver riportato la notizia che il Consiglio dei ministri aveva approvato il provvedimento che estendeva ai cellulari l’ambito di applicazione del Registro pubblico delle opposizioni (in questo articolo) permettendo l’iscrizione al servizio delle utenze mobili e fisse non presenti negli elenchi telefonici pubblici, oggi, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2022, n. 26, è stata indicata la data dalla quale, finalmente, sarà possibile ottenere concreta tutela avverso il telemarketing aggressivo.

L'arrivo del nuovo registro delle opposizioni, atteso entro il 27 luglio prossimo, infatti, sarà un terremoto per il settore del telemarketing. Porterà le prime tutele forti contro il fenomeno delle chiamate pubblicitarie illecite, che spesso veicolano frodi. Potremo infatti iscrivere qualsiasi numero di telefono, anche di cellulari, e l'iscrizione annullerà tutti i consensi dati fino a quel momento. Ma non potrà essere lo strumento risolutivo di un problema che spesso si appoggia a call center esteri o aziende fantasma, difficilmente sanzionabili.

Ne è consapevole il Garante Privacy italiano - deputato a sanzionare questi illeciti - auspicando una cooperazione internazionale tra le diverse autorità europee. Stessi timori li hanno espressi varie associazioni di consumatori le quali temono che le nuove norme avranno l'effetto boomerang di favorire i call center "pirata", poiché riusciranno a limitare solo le attività di quelli leciti.

Negli ultimi anni il Garante Privacy ha combattuto il fenomeno colpendo i soggetti italiani che - a volte inconsapevolmente ma con un difetto di sorveglianza - si avvalevano di call center pirata. Ha sanzionato per esempio tutti gli operatori telefonici per questo motivo (cfr. sanzione a fastweb). Ma è ancora più difficile la tutela quando a risiedere all'estero sono anche le aziende - ad esempio di trading online - che si fanno pubblicità in questo modo. E in generale il fenomeno è ancora grave, più di quanto sperato in passato dalla stessa Autorità.

Ritiene il Garante privacy che la piena operatività, da luglio prossimo del nuovo registro delle opposizioni introdurrà ulteriori, importanti tutele contro le chiamate spesso davvero moleste di natura promozionale; come la possibilità di iscrivere qualsiasi numero di telefono e l'annullamento automatico dei consensi tramite l'iscrizione al registro. Ma, naturalmente, l'endemicità del fenomeno è tale che per una tutela effettiva si dovrà profondere qualche sforzo in più per disarticolare la filiera complessa di teleseller, spesso abusivi e del sottobosco di aziende partner, su cui esso si fonda e che non di rado hanno sede estera.

Per intervenire sulle articolazioni estere o sui vari partner delle imprese responsabili, sarà determinante la cooperazione con le Autorità europee di protezione dei dati dei Paesi interessati e, se del caso, con la magistratura, come già sperimentato in passato con esiti soddisfacenti. Ma lo strumento del registro delle opposizioni, che pur può offrire un ottimo contributo al contrasto del fenomeno, per poter essere efficace deve essere conosciuto e non lo è ancora abbastanza.

Occorrerà quindi investire sulla consapevolezza, da parte dei cittadini, degli strumenti di tutela di cui possono avvalersi e avviare attività di cooperazione con le altre Autorità al fine di ridurre sensibilmente un fenomeno avvertito come eccessivamente invasivo e privo di regole.

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