L'amministratore propone querela...ma se manca lo specifico incarico dai condomini?

La querela non rientra tra gli atti di gestione dei beni o di conservazione dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio e, poichè costituisce un presupposto della validità del promovimento dell'azione penale. Cass. n. 2347/2015.



Può l’amministratore di condominio presentare querela in relazione a un reato commesso in danno del patrimonio condominiale?

A tale domanda è chiamata a dare risposta la Suprema Corte alla quale si è rivolta mediante ricorso il soggetto querelato dall’amministratore quale legale rappresentante di un condominio.

Per i Giudici di piazza Cavour poichè il condominio degli edifici non è un soggetto giuridico dotato di una personalità distinta da quella dei suoi partecipanti ma uno strumento di gestione collegiale degli interessi comuni dei condomini, la volontà di presentare querela per un fatto lesivo di uno di questi interessi comuni deve esprimersi attraverso tale strumento di gestione collegiale.

L'amministratore esplica, come mandatario dei condomini, soltanto le funzioni esecutive, amministrative, di gestione e di tutela dei beni e servizi a lui attribuite dalla legge, dal regolamento di condominio o dall'assemblea, ex art. 1130 c.c. e art. 1131 c.c., comma 1, e esclusivamente nell'ambito di queste ha la rappresentanza dei condomini e può agire in giudizio.

Per tali motivi per quanto concerne un fatto lesivo del patrimonio condominiale, la querela non rientra tra gli atti di gestione dei beni o di conservazione dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio e, poichè costituisce un presupposto della validità del promovimento dell'azione penale e non un mezzo di cautela processuale o sostanziale e il relativo diritto compete in via strettamente personale alla persona offesa dal reato, la Corte esclude che, in assenza dello speciale mandato previsto dagli artt. 122 e 336 c.p.p., tale diritto possa essere esercitato da un soggetto diverso dal suo titolare.

Ne deriva che per essere valida la presentazione di una querela in relazione a un reato commesso in danno del patrimonio condominiale richiede uno specifico incarico conferito all'amministratore dall'assemblea dei condomini.

LA MASSIMA

La querela non rientra tra gli atti di gestione dei beni o di conservazione dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio e, poichè costituisce un presupposto della validità del promovimento dell'azione penale e non un mezzo di cautela processuale o sostanziale e il relativo diritto compete in via strettamente personale alla persona offesa dal reato, deve esserci uno specifico mandato. Massima: Per essere valida la presentazione di una querela in relazione a un reato commesso in danno del patrimonio condominiale richiede uno specifico incarico conferito all'amministratore dall'assemblea dei condomini. Cass. pen. n. 2347 del 18 dicembre 2015; Conformi: Cass. pen. n. 6/2000; n. 6197/2010 

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