Sequestro a scopo di estorsione: concorso di circostanze attenuanti e aggravanti.

21/07/2021 
di Avv. Augusto Careni

La Corte Cost. dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 69, IV comma, c.p., come sostituito dall'art. 3 della legge n. 251/2005, nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante del fatto di lieve entità.

Violazione norme anti-COVID-19: quali le conseguenze dopo la depenalizzazione?

15/03/2021 
di La Redazione

La condanna per mancato rispetto delle misure di contenimento va annullata.

Associazione mafiosa: è sufficiente la partecipazione al rituale di affiliazione per integrarne il reato?

02/03/2021 
di Avv. Augusto Careni

Rimessa alle Sezioni unite la decisione in ordine alla condotta di partecipazione e tenuto conto della formulazione dell'art. 416-bis c.p. e della struttura del reato.

Coltivazione di stupefacenti: quando la condotta non integra reato?

24/02/2021 

Esclusa la responsabilità se l'attività di coltivazione riguarda minime dimensioni e viene svolta in forma domestica.

Utilizzo dei trojan e diritto alla riservatezza alla luce della riforma delle intercettazioni.

01/09/2020 
di Avv. Luca Iadecola

Dal 1° settembre 2020 sarà possibile utilizzare i trojan anche nei luoghi di privata dimora, per i delitti commessi dai pubblici ufficiali o dagli incaricati di pubblico servizio contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni. Lo stabilisce l'art. 1 della Legge 28 febbraio 2020, n.7 che converte in legge, con modificazioni, il decreto legge 30 dicembre 2019, n. 161, recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni.

Per un miglioramento della compliance aziendale : il whistleblowing.

08/03/2018 
di dott. Antonio Paolitto

L’elaborato analizza il whistleblowing quale fenomeno ormai centrale nell’attuazione di un’efficace strategia di compliance aziendale (pubblica e privata). Dopo un’introduzione storica sulle sue origini, vengono analizzate le principali criticità di attuazione del medesimo in Italia: criticità che potrebbero essere superate guardando, con cauto ottimismo, ai recenti interventi legislativi.

La tutela della dignità della persona durante la perquisizione personale.

08/06/2017 
di Giulio La Barbiera. Abogado iscritto presso Ilustre Colegio de Abogados de Santa Cruz De La Palma (Spagna) ed Avvocato Stabilito iscritto presso l’Albo degli Avvocati Stabiliti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere.

La Costituzione della Repubblica Italiana pone al centro dell’attenzione di ogni operatore del diritto il "valore uomo e donna" (sia con riferimento alle persone singolarmente intese che alle medesime come parte del consesso sociale ove si svolge la loro personalità ed all’interno del quale essi sono tenuti ad adempiere ai "doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" (art. 2, secondo comma, Cost.)).

Il labile confine tra diritto di cronaca e diffamazione a mezzo stampa.

28/03/2017 
di Dott.ssa Daniela Cardillo

Il diritto di cronaca, specie negli ultimi anni, è oggetto di diatribe dottrinali e giurisprudenziali, posto il confine con il reato di diffamazione, di cui all’art. 595 c.p. Al centro del dibattito vi è il binomio libertà di stampa o di espressione e diritti inviolabili della persona, garantiti e riconosciuti rispettivamente dall’art 21 e dall’art. 2 della Costituzione. Orbene, si tratta dunque di verificare la sussistenza e la potenziale applicabilità della scriminante del diritto di cronaca, quale esercizio di un diritto, ai sensi dell’art. 51 del codice penale.

La confisca ed il congelamento dei beni e dei proventi da reato nell'Unione Europea.

28/11/2016 
di Dott.ssa Vincenza Esposito

La crescita della consapevolezza di come la criminalità organizzata operi “senza frontiere” conquistando sempre rinnovati spazi di ”investimento” ha progressivamente indotto gli Stati ad adottare misure di cooperazione internazionale volte, per quanto possibile, ad arginare il multiforme fenomeno o, quanto meno, a contenerne gli effetti. Lo scenario di riferimento appare chiaramente delineato nella risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre 2011 sulla criminalità organizzata [...]

Gli effetti del condizionamento mafioso sulla libera iniziativa economica.

08/03/2016 
di Avv. Gianluca Ferrarelli

Dalla scelta del titolo,“Tra convenienza e sottomissione. Estorsioni in Calabria”, si comprende già l’intenzione dell’autore di delimitare il confine territoriale entro cui si muoverà: la regione Calabria. Gran parte delle storie di estorsioni raccontate da Ciconte nel suo libro presenta un comune denominatore: la padronanza assoluta ed arrogante della ‘ndtrangheta sul territorio calabrese. Il senso del suo lavoro è racchiuso nella preposizione“tra”.

E' punibile un soggetto solo per aver "tentato" di commettere un reato?

03/02/2016 
di Avv. Liliana Rullo

Il tentativo, sancito dall'art. 56 c.p., anche se conserva il "nomen iuris" della corrispondente figura di delitto consumato (ad es. omicidio), configura un autonomo titolo di reato secondo il principio di autonomia del delitto tentato enunciato da dominante giurisprudenza. A fondamento della punibilità a titolo di tentativo si sono prospettati vari orientamenti dottrinali e giurisprudenziali.

Appropriazione di cose smarrite: quando è reato?

24/11/2015 

E’ punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 30 a euro 309: 1) chiunque, avendo trovato denaro o cose da altri smarrite, se li appropria, senza osservare le prescrizioni della legge civile sull’acquisto della proprietà di cose trovate; 2) chiunque, avendo trovato un tesoro, si appropria, in tutto o in parte, la quota dovuta al proprietario del fondo; 3) chiunque si appropria cose, delle quali sia venuto in possesso per errore altrui o per caso fortuito. Nei casi preveduti dai numeri 1) e 3), se il colpevole conosceva il proprietario della cosa che si è appropriata, la pena è della reclusione fino a due anni e della multa fino a euro 309.

La somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente.

26/10/2015 

L’art. 689 c.p. prevede la contravvenzione di somministrazione di bevande alcooliche a minori o infermi di mente. In particolare, l’esercente un’osteria o un altro pubblico spaccio di cibi e di bevande, è punito con l’arresto fino ad un anno nel caso in cui: - somministra in un luogo pubblico o aperto al pubblico bevande alcooliche a un minore degli anni sedici o a persona che appaia affetta da malattia di mente, o che si trovi in manifeste condizioni di deficienza psichica a causa di un'altra infermità. È prevista la medesima pena per colui che pone in essere una delle predette condotte attraverso distributori automatici che non consentano la rilevazione dei dati anagrafici dell’utilizzatore mediante sistemi di lettura ottica dei documenti. Tale pena tuttavia non si applica qualora sia presente sul posto personale incaricato di effettuare il controllo dei dati anagrafici.

Violazione di sigilli.

15/10/2015 

Chiunque viola i sigilli, per disposizione della legge o per ordine dell'autorità apposti al fine di assicurare la conservazione o l'identità di una cosa , è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032.

Le investigazioni difensive.

08/10/2015 
di Dott. Emilio Lorenzi.

Con la monografia sulle Investigazioni difensive Mondodiritto Editore inaugura la collana LE MONOGRAFIE: per questo solo la prima sarà IN OMAGGIO a tutti i lettori di Mondodiritto.

Ingresso abusivo nel fondo altrui.

23/09/2015 
di La Redazione di Mondodiritto.it

L'art. 637 c.p. è nella categoria di reati contro il patrimonio: infatti l'oggetto giuridico è costituito dall'inviolabilità del patrimonio immobiliare. Il reato si consuma con l'atto di ingresso dell'autore nell'altrui fondo: il delitto è infatti perfetto con la semplice introduzione del colpevole nel fondo, ad esempio mediante il superamento dell'ostacolo costituito dalla recinzione, qualunque sia il motivo ultimo dell'agente e qualunque sia l'interesse dell'avente diritto.

Omicidio colposo: giurisprudenza, domande e risposte.

19/11/2014 
di Avv. Liliana Rullo

L’omicidio è disciplinato dagli artt. 575 – 579 c.p. L’omicidio è doloso quando volontariamente si cagiona la morte di un altro uomo: il dolo è generico e può essere diretto o eventuale. Ai sensi dell’art. 575 c.p. chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno. L’omicidio colposo è disciplinato dall’art. 589 c.p. ai sensi del quale chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Sulla nozione di “persona” come tutelata dal Titolo XII del codice penale, avente ad oggetto i delitti contro la persona, si è pronunciata la giurisprudenza con particolare riferimento al momento della nascita.

Cos'è il rito abbreviato? Disciplina, giurisprudenza, domande e risposte.

03/11/2014 
di Avv. Liliana Rullo

La disciplina generale: i presupposti, le prove utilizzabili, il giudizio abbreviato condizionato, il potere d'ufficio del giudice di assumere la prova, la riduzione della pena e il calcolo. Il focus giurisprudenziale. Le domande e risposte.

Stalking: cos'è cambiato con l'entrata in vigore delle modifiche al codice penale?

21/10/2014 
di Avv. Augusto Careni

La norma che per la prima volta persegue il reato impropriamente definito di “Stalking”, è l’art 612 bis c.p. che ha introdotto il reato di “atti persecutori” il quale punisce chi mediante condotte reiterate nel tempo minaccia o molesta in modo da provocare uno stato di ansia o di paura che porti un cambiamento nelle abitudini nella vita quotidiana della vittima. Particolare riguardo è stato rivolto ai casi in cui le vittime siano un ex coniuge o persona che sia stata legata da un vincolo affettivo, minori, donne in gravidanza e portatori di disabilità, in tali ipotesi è previsto un aumento di pena.

Il reato di stalking. Art. 612 bis c.p.

21/10/2014 
di Avv. Liliana Rullo

l reato di atti persecutori (stalking) si esplica in condotte reiterate che ingenerano un fondato timore da parte della vittima di un male più grave, pur senza arrivare ad integrare i reati di lesioni o maltrattamenti, ingenerando nella vittima uno stato di continua paura.